Molto spesso chi deve avviare un progetto web si rivolge a liberi professionisti o agenzie che si limitano a rispondere a questa esigenza trasformando in “grafica” l’idea del cliente e accomodando tendenzialmente ogni sua richiesta.
Questo approccio risponde ad una semplice necessità di produrre qualcosa rispetto ad un preventivo che è ben lontano da sviluppare una strategia per portare reale valore e un ritorno sull’investimento.
Il tutto si trasforma in un insieme di pagine che possono avere gravi problemi sotto tanti punti di vista: capacità di indicizzare i contenuti, velocità, manutenzione, tracciamento errato o mancante, ecc…
D’altronde, quale cliente ha la formazione tecnica per valutare la qualità di realizzazione? Nessuno. Tipicamente si “deve accontentare” di vedere il sito online senza avere (ovviamente) la capacità di analizzare tutti i problemi di progettazione che si nascondo dietro ad ogni pagina.
Un esperto che sa coordinare professionisti
Un consulente digitale è un professionista con un’esperienza molto ampia che prende in considerazione tutte le tematiche e le aree di progettazione di un sito: architettura, piattaforma, codice, posizionamento motore di ricerca, analisi dei dati, ecc…

Ascolta le idee, impara a conoscere business e obiettivi e indirizza il progetto sulla strada giusta costruendo insieme al cliente un percorso che possa garantire dei reali risultati stravolgendo o modificando radicalmente, se necessario, le indicazioni che gli sono state fornite.
Costituisce inoltre attraverso una rete di collaboratori il team di progetto composto da tutte le figure professionali necessarie o supervisionando quelle che gli sono state affidate.
Molto spesso infatti ha un ruolo di coordinatore perché è in grado di seguire accuratamente il lavoro di terzi tutelando la riuscita del progetto. In alcuni casi ha anche competenze specialistiche e può occuparsi di specifiche attività (es. la progettazione grafica).
Chi si limita a recepire un compito senza la minima capacità di valutazione non può fare altro che portare a termine le attività consegnando qualcosa che probabilmente sarà più simile ad una versione digitale di un volantino cartaceo che ad sito web.
La capacità di un consulente sta nel far comprendere al cliente quanto sia importante fare qualcosa in un altro modo se l’indicazione iniziale ha dei presupposti sbagliati.
Per fare un sito senza un reale obiettivo ci sono decine di piattaforme con canoni molto bassi che permettono a chiunque di riuscire a mettere online qualcosa di un livello accettabile. Per un progetto online che porti valore, questo non basta.
Fare un sito professionale ha un alto grado di complessità che bisogna conoscere e saper gestire.
I problemi emergeranno troppo tardi
Scelte sbagliate o un cattivo approccio alla progettazione si rifletteranno sulla qualità finale e tipicamente vanno a compromettere alcune importanti aree e aspetti tecnici.
“Aggiustare” ha costi nettamente maggiori e tempi di risanamento molto lunghi rispetto che partire con il piede giusto.
Piattaforma
Quando ci si rivolge a qualcuno per sviluppare un progetto digitale probabilmente tenderà a consigliare non il metodo o la piattaforma migliore ma quella che conosce meglio.
Scegliere il CMS corretto (es. WordPress, Drupal, Joomla, Magento) è molto importante perché esistono soluzioni differenti per scopi diversi e difficilmente il committente ha le idee chiare su che cosa ha bisogno.

Alcune piattaforme si prestano per blog, altre per siti istituzionali e altre ancora sono dedicate a e-commerce e non è corretto ripiegare su quella che si conosce maggiormente solo per ottenere a tutti i costi il lavoro.
Ancora più problematico è il caso in cui venga proposta una piattaforma proprietaria che rende davvero complicata la gestione del progetto se non dipendendo forzatamente da chi lo ha creato. Nella maggior parte dei casi questo approccio porta a dover rifare quasi tutto da zero.
Un consulente è in grado di valutare con attenzione questi aspetti proponendo non solo lo strumento o la modalità di lavoro più adatta ma anche garantendo una continuità grazie alla scelta di sistemi affidabili, veloci e documentati che possono essere gestiti da chiunque senza limitazioni.
Velocità e manutenibilità
Una dei fattori più importanti per un sito è il tempo di caricamento: progettare pagine veloci non è affatto semplice. O meglio, pochi lo sanno fare bene.
Tecnologie usate, gestione dei contenuti, tipo di piattaforma software, hosting e altri innumerevoli parametri influenzano l’esperienza che si ha su una singola pagina e bisogna conoscere a livello professionale tutti i criteri di progettazione (sia in termini di strumenti che di linguaggio) per ottenere risultati adeguati.

Un sito che si vede “bene” non necessariamente ha una strutturazione tecnica adeguata e molte volte nasconde diversi problemi, a volte di semplice risoluzione, che concorrono a sfavorire il posizionamento e la reattività delle pagine. Solo un professionista o un consulente è in grado di poter fare valutazioni corrette sulle problematiche reali di una pagina partendo da osservazioni oggettive.
Molti siti hanno pagine con un semplice testo e che si caricano in tempi superiori ai 5-8 secondi: 5 secondi per una pagina quasi vuota è un tempo enorme.
Nella mia esperienza professionale quasi la totalità delle volte (sì, purtroppo non esagero) tutte le regole di buona progettazione e le best practice sono ignorate ed il cliente finale si trova con un prodotto con molte problematiche che potrebbe funzionare molto meglio.
Tutte queste caratteristiche si riflettono anche sulla capacità di gestire e aggiornare il sito o di installare ad esempio sistemi di analisi o tracciamento, attività che diventano molto più dispendiose, complicate o che tendono a funzionare male.
Comunicazione e posizionamento
I contenuti sono il cuore di un sito e devono essere scritti seguendo precise regole di etichettatura e suddivisione. Il modo in cui ci si rivolge ad un utente in una campagna off-line è spesso molto diverso da come si fruiscono le informazioni su pagine web.
Un copia/incolla da materiale cartaceo o la realizzazione di testi che non tengono conto di verifiche sui termini più corretti da utilizzare (parole chiave, trend, ecc…) non permetteranno al sito di posizionarsi correttamente.

Conoscere la modalità di comunicazione corretta non è tipicamente materia da sviluppatore o designer ma è un aspetto fondamentale che non può essere messo in secondo piano.
Un consulente si assicura che il progetto abbia tutti i requisiti per una corretta indicizzazione, aiuta il cliente fornendo linee guida per la realizzazione dei contenuti e si preoccupa che vengano collegati gli strumenti di monitoraggio necessari.
Tracciamento e analisi
Inserire il codice di Analytics non ha nessuna valenza se il tracciamento non viene configurato nel modo corretto.
Nella maggior parte dei casi chi installa il codice non presta la minima attenzione a nessun tipo di filtraggio o di configurazione degli obiettivi: questo ha due conseguenze molto gravi.
La prima è che i dati che si stanno leggendo sono generosamente falsati da fenomeni esterni (es. lo spam referral) che generando traffico fasullo rende le statistiche inaffidabili. La seconda problematica riguarda il mancato tracciamento di informazioni importanti come eventi o obiettivi legati al business del cliente che non essendo registrate vengono perse.

Sapere che “tot” utenti visitano il sito, è un dato interessante ma fine a se stesso: un consulente conosce bene l’importanza dei dati e ha la capacità di porsi le domande corrette e di analizzare le esigenze e i requisiti per proporre la strategia di tracciamento più adatta.
Senza queste premesse non è possibile rispondere a quesiti come:
- le mie pagine possono essere migliorate?
- l’elemento che ho aggiunto come viene visualizzato?
- sto dando la corretta priorità agli interventi di ottimizzazione?
- quale canale di investimento online mi sta dando maggiori risultati?
Aggiornamenti, evoluzioni e sicurezza
I fattori esterni ed interni legati ad un progetto web sono in costante evoluzione e bisogna sempre essere aggiornati su cosa sta cambiando e su come intervenire.
Un episodio rappresentativo è l’introduzione della normativa della privacy (provvedimento dell’8 maggio 2014) che obbliga a visualizzare banner informativi per i siti che utilizzano cookie (tutti praticamente) e che prevede ingenti sanzioni per chi non gestisce nel modo corretto l’informativa.
Altri esempi sono legati ai vari script di tracciamento che cambiano le proprie librerie, sistemi e controlli per prevenire attacchi o gli algoritmi di indicizzazione che aggiornano le proprie linee guida.

Le caratteristiche di un sito rilasciato oggi non andranno bene sempre e bisogna adeguare tecnologicamente il proprio progetto per evitare di incorrere in problemi o penalizzazioni.
Chi commissiona il sito non può avere attenzione e cura anche su questi aspetti mentre chi viene seguito da un consulente avrà sempre la garanzia di essere aggiornato e messo al corrente di eventuali problematiche da gestire e della loro soluzione.
La chiave per un corretto investimento
Quindi scegliere un’agenzia o affidarsi ad un freelancer è una pessima idea?
No, ci sono realtà e professionisti di altissimo livello che sanno fare il proprio lavoro… ma sono davvero pochi, ed il mercato dell’online ha lasciato negli anni spazio a troppi “webmaster improvvisati”. Ecco perché è importantissimo avere un collaboratore di fiducia che sappia valutare e supervisione il lavoro.
Il consulente ha un ruolo fondamentale: è ingaggiato per fare gli interessi del cliente, per aiutarlo ad investire al meglio il proprio budget e per raggiungere e condividere obiettivi.